IL RADICCHIO ROSSO O CICORIA ROSSA
(Cichorium intybus L.)
Il radicchio (Cichorium intybus L.) è un ortaggio da foglia del gruppo delle cicorie, a prevalente consumo invernale. Le varietà del radiccchio sono: radicchio rosso, con foglie di colore rosso intenso, radicchio variegato con foglie striate di diversa forma e intensità e radicchio bianco. Le definizioni di radicchio precoce e tardivo derivano dal periodo in cui avviene la raccolta. Usato in tante ricette, nei risotti e alla griglia, ha un sapore tendente all'amaro.
Proprietà:
il radicchio ha molte caratteristiche benefiche. E' depurativo ed è consigliato in caso di stitichezza e grazie all'elevato contenuto di vitamina A, vitamina C e di ferro, facilita la digestione, la funzione epatica e stimola la secrezione biliare. Inoltre
è ottimo anche in caso di diabete, obesità ed insonnia. E'
particolarmente indicato a chi ha problemi di pelle, di artrite e di
reumatismi
Il consumo regolare, sia crudo che cotto, delle foglie o delle
radici di questo ortaggio ha un effetto benefico sullo stato fisico e,
inoltre, il suo succo viene utilizzato in cosmesi per produrre preparati
per la pelle irritata.
Conservazione: Si conserva in frigo nello scomparto della verdura, chiuso in un sacchetto di plastica o avvolto in un telo da cucina. Può essere conservato in frigo anche per una settimana.
Controindicazioni: Data la sua composizione e le sue proprietà
nutritive, è invece controindicato in caso di ulcera gastro-duodenale e
di gastroenterocolite.
Cenni storici: Per secoli il radicchio è stato il cibo deli
poveri. Ad un certo punto questa comunissima cicoria spontanea delle
nostre campagne si trasformò nel in un pregiato ortaggio dell'inverno.
La cicoria (o radicchio selvatico) “Cichorium intybus” era già
conosciuta dai Greci e dai Romani che la usavano cruda come insalata
attribuendole proprietà terapeutiche tra cui quella di curare
l’insonnia. SI trovano poi citazioni di Plinio il Vecchio (23–79 a.C.)
nel “Naturalis Historia” e di Galeno (129 d.C.– 210 d.C.) che la
definisce erba amica del fegato. Apicio (25 a.C.) esperto di gastronomia
dell’antichità cita il radicchio o cicoria selvatica consigliando di
servirla con garum, poco olio …e cipolla affettata.
La radice della cicoria serviva anche per fare un surrogato
del caffé,impiego introdotto nel XVII secolo circa a scopo terapeutico.
Il radicchio rosso viene introdotto in Veneto intorno al XV secolo forse nella sua forma spontanea piuttosto diverso da quello che oggi consumiamo come Radicchio tardivo di Treviso.
Aurelio Bianchedi, direttore del’Ispettorato Agrario di Treviso, dava
per certo in una sua monografia del 1961 che «Se l’origine del Radicchio
rosso di Treviso è tutt’ora avvolta nel buio dell’incertezza, la sua
storia diventa chiara a metà del XVI secolo quando, per
la prima volta in Italia, l’ortaggio meraviglioso venne sottoposto a
coltivazione con forzatura in provincia di Treviso e più esattamente in
frazione di Dosson del comune di Casier. Attestazioni attendibili lo
documentano».
ALCUNE RICETTE PROPOSTE DA NOI
Risotto al radicchio rosso mantecato al gorgonzola
Lasagne al radicchio
RispondiEliminaIngredienti:
_1 cespo di radicchio
_1 cipolla rossa
_200gr stracchino
_latte
_pasta per lasagne
_scamorza affumicata
_olio extravergine
_sale
Preparazione:
_affettare la cipolla e farla appassire in padella con l'olio. Aggiungere radicchio tagliato a listarelle e farlo stufare.Regolare di sale.Se necessario aggiungere dell'acqua.
_Frullare il radicchio e la cipolla insieme a stracchino e latte quanto basta per ottenere una crema morbida.
_Comporre le lasagne nella teglia alternando gli strati: crema-pasta-crema-scamorza grattuggiata.Ultimo strato di crema con qualche fetta intera di scamorza.
_Infornare a 180° per 20 minuti. Se necessario coprire la teglia con foglio di alluminio.
Buon appetito!